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È morto Giulio Campanati, il “Presidentissimo”

Ci lascia una delle personalità più importanti nella storia dell'AIA. Aveva 88 anni, di cui 18 passati da presidente nazionale

È venuto a mancare, all’età di 88 anni, Giulio Campanati, Presidente dell’AIA per 18 anni dal 1972 al 1990. Il Presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, il Vice Presidente, Narciso Pisacreta, il Responsabile del Settore Tecnico, Alfredo Trentalange, il Comitato Nazionale, il Consiglio Centrale e tutti gli arbitri italiani esprimono il proprio profondo cordoglio.
Si uniscono al dolore della famiglia anche il Segretario dell’AIA, il Direttore Responsabile della Rivista l’Arbitro ed i Coordinatori della Redazione. Il Presidente della FIGC, d’intesa con il Presidente dell’AIA, ha disposto che su tutti i campi di Serie A e Lega Pro, previste per oggi, venga osservato un minuto di raccoglimento.

Il “Presidentissimo”, così veniva ricordato da tutti, appartenente alla Sezione di Milano, debutta in Seria A nel 1952 ed ha diretto 166 gare nella massima serie, fino al 1966 quando lascia in anticipo l’attività arbitrale per dedicarsi a quella dirigenziale. Arbitro internazionale dal 1956, ha diretto la finale di ritorno di Coppa delle Fiere nel 1962 (Barcellona-Valencia), due semifinali in Coppa delle Coppe (nel 1964 e nel 1966) e viene selezionato per arbitrare al torneo calcistico dell’Olimpiade di Roma nel 1960, dove a L’Aquila dirige Danimarca – Tunisia 3:1. Come Dirigente è stato Componente della Commissione Arbitrale della FIFA dal 1968 al 1992, e contemporaneamente anche della Commissione UEFA, è stato designatore dei direttori di gara di serie A nei primi anni Settanta. Attualmente era Dirigente Benemerito FIGC.