Durante il raduno di Prima Categoria del CRA Piemonte e Valle d’Aosta, esaminando le presenze “familiari”, cioè di arbitri che, oltre ad appartenere alla stessa famiglia arbitrale, appartengono anche alla stessa dal punto di vista biologico, si è scoperto un particolare record: tre fratelli in campo. Pierluigi, Paolo e Carlo Cucchi hanno rispettivamente 20, 19 e 18 anni ed appartengono alla sezione di Pinerolo. In rigoroso ordine di età, i tre fratelli ci raccontano un po’ della loro storia.
Pierluigi Cucchi, il “capostipite”
Il più “vecchio” è Pierluigi, nato nel 1992. “Ho partecipato al corso nell’ottobre 2009 a Pinerolo, attirato da una presentazione che la sezione ha organizzato nella mia scuola. In realtà l’idea di fare l’arbitro mi era già venuta qualche anno prima quando, girando nell’intervallo, avevo visto il volantino del corso appeso in bacheca ma non avendo la patente avevo rimandato ad un futuro prossimo.”
“Ho esordito a marzo del 2010 sul campo di Cumiana – continua Pierluigi – e come tutti ho iniziato a vedere la partita dal punto di vista di un arbitro, visto che prima giocavo nel CSI come portiere con i miei fratelli. Il primo anno il sabato andavo ad arbitrare, mentre i miei fratelli giocavano nei campi di periferia, per me l’esperienza da arbitro era del tutto particolare perché da ex giocatore amatoriale mi ritrovavo ad arbitrare le giovanili delle squadre “prestigiose” come Chisola, Pinerolo ma soprattutto Juventus e Torino, nelle quali sapevo che da piccolo non avrei mai potuto giocare; il ritrovarmi ad arbitrare queste partite mi ha sempre riempito di orgoglio”
“Intanto a casa iniziavano ad arrivare i miei racconti delle partite e della vita sezionale, le prime difficoltà ma anche i primi passaggi di categoria e, perché no, anche i primi rimborsi. Così anche Paolo decise di iniziare, poi toccò a Carlo. E così, se qualche anno prima partivamo il sabato insieme per giocare, io come portiere, Paolo terzino e Carlo a centrocampo, ci siamo ritrovati a partire tutti insieme la domenica per arbitrare una partita regionale. Quando qualcuno di noi non è impegnato, ovviamente, va a vedere uno degli altri fratelli. Spero in un futuro di poter arbitrare una partita in terna con i miei fratelli, non mi perderò sicuramente lo speaker quando annuncerà: “Dirigerà l’incontro il signor Cucchi di Pinerolo, coadiuvato dagli assistenti Cucchi e Cucchi”. Nella vita di tutti i giorni studio giurisprudenza a Torino e devo iniziare il 3° anno mentre Paolo è al 2° della stessa facoltà… ci manca solo di condividere le stesse ragazze!”.
Paolo Cucchi: “La sezione è una grande famiglia”
Paolo, classe 1993, è stato anche il secondo ad iniziare la carriera arbitrale. “Ho iniziato il corso arbitri a ne 2010, attirato dai rimborsi che mio fratello maggiore aveva iniziato a ricevere. Fino ad allora diciamo che avevo fatto vari sport, dal tennis al nuoto no a giocare a calcio per alcuni anni con una squadra del paese vicino a cui abito. Il passaggio da calciatore ad arbitro non è stato indolore, soprattutto per l’ambiente che si era creato in squadra e visto che eravamo tutti ragazzi che si conoscevano da una vita. Fortunatamente il clima che ho trovato ad accogliermi in sezione a Pinerolo non è stato da meno ed effettivamente la metafora della sezione come ‘grande famiglia’ che spesso ripete il nostro presidente è quanto mai azzeccata. Ho fatto il mio esordio a ne febbraio del 2011, in un campo ‘più fango che erba’. Nonostante l’esordio non fosse stato il massimo non mi sono dato per vinto e sono iniziate anche ad arrivare le soddisfazioni con gare più prestigiose di quei campionati e con le gare iniziava a crescere la passione per l’arbitraggio. Il fatto di essere tutti e tre arbitri ci aiuta molto anche perché abbiamo l’opportunità di discutere sugli episodi che ci capitano in partita. Ovviamente a volte capita che confondiamo le divise tra di noi, soprattutto le taglie, e non dimentico certo nostra mamma che ogni domenica sera fa un lavaggio quasi esclusivo per l’abbigliamento usato da noi in partita.”
Carlo Cucchi, la stellina nascente
L’ultimo, più giovane anche di anzianità arbitrale, è Carlo, classe 1994. “Ho frequentato il corso per diventare arbitro nel Maggio del 2011, fin da piccolo mi piaceva il gioco del calcio, che ho praticato con i miei fratelli per diversi anni ma, visti i gruzzoletti guadagnati uniti alle soddisfazioni personali come arbitri, ho deciso di seguirli frequentando la sezione in cui ho subito trovato un ambiente molto accogliente e che presto è diventato una seconda casa. Dopo le prime partite, con il crescere della passione, sono arrivate anche partite importanti e di classica, passaggi di categoria no ad arrivare all’Organo Tecnico Regionale dove ho ritrovato i miei fratelli. Con Paolo ho anche svolto la funzione di assistente in una partita di beneficienza con alcuni dirigenti ed ex giocatori di squadre di Serie A e questo per me è stato un momento veramente bello, anche perché poi ho avuto la possibilità di confrontarmi a casa sull’andamento della partita. Nelle molte occasioni che abbiamo di parlare in famiglia, non tralasciamo mai lo scambio di opinioni su quanto ci è accaduto nel corso dell’ultima partita. Nella stagione 2011-2012 sono stato premiato come miglior giovane di Pinerolo e spero di continuare sempre a dare il massimo, consigliando anche a tanti giovani di provare la via dell’arbitraggio poiché dal nulla può nascere una bellissima passione”.
Davide Saglietti
Rivista “L’Arbitro”, numero 1/2013.