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Emilio Ostinelli.

L’ospite Ostinelli: “Un arbitro è tutto istinto”

Direttamente dalla sezione AIA di Como è venuto a trovarci Emilio Ostinelli, arbitro effettivo in forza alla CAN B ma con già 4 presenze in Serie A.

Ospite illustre alla tredicesima riunione tecnica arbitrale dell’anno 2013. Direttamente dalla sezione AIA di Como è venuto a trovarci Emilio Ostinelli, arbitro effettivo in forza alla CAN B ma con già 4 presenze in Serie A.

Dopo la classica introduzione del presidente Giuseppe Puddu, lo slanciato comense ha preso la parola. La sua introduzione è tutta dedicata alla deontologia arbitrale: secondo Emilio, la preparazione è alla base della prestazione, ma non è fondamentale. Infatti, un buon arbitro è un misto di forma fisica, intuizione istintiva, determinazione e autorevolezza. Questi quattro fattori devono essere equivalenti l’un l’altro e curati in maniera simile. Tuttavia, Emilio non si esime dal dare un consiglio utile per non “sbagliare” una partita, ovvero quello di conoscere da subito l’ambiente e i cosiddetti “elementi chiave”, necessari a capire e ad approcciare in maniera corretta una partita.

Ostinelli, consigli precisi e costruttivi

Dopodiché, si passa all‘uso del corpo. Secondo Emilio, un “Body language” chiaro e non ridondante permette all’arbitro di rendere credibile il 100% delle proprie decisioni, anche quelle più controverse. Tuttavia, è necessario non esagerare ed evitare di entrare nella sfera personale di un calciatore. La parte più “tecnica” dell’incontro ha sfruttato alcuni video di partite arbitrate dallo stesso Emilio, che ha saputo coinvolgere gli arbitri presenti con domande e pareri.

La prima, Cisco – Catanzaro, è stata indicata come “sbagliata”, a causa di un approccio sbagliato fin dall’inizio. Tuttavia, in pochi minuti è riuscito a ristabilirsi, portando a termine la partita in maniera corretta e determinata. Infatti, lo stesso evidenzia di come gli errori sono permessi, ma possono essere limitati grazie all’atteggiamento. Un’altra parte importante dell’atteggiamento dell’arbitro è l’attenzione. Sempre durante Cisco – Catanzaro, il 10 della Cisco compie un fallo, dopodiché se ne va come se nulla fosse. Tuttavia, Ostinelli rimane attento, se ne avvede e lo ammonisce.

Al termine dei contributi video, termina anche la RTO, senza ulteriori discussioni. Un incontro costruttivo, tenuto da un arbitro autorevole che ha saputo attirare l’attenzione dei giovani (e non) arbitri presenti.

Matteo Maero