Si è concluso regolarmente domenica 8 settembre il raduno stagionale dedicato ai nostri arbitri OTS. La struttura che ci ha accolto è quella di Pracatinat, residence alpino ex-sanatorio per tubercolosi. Straordinariamente, l’hotel è stato condiviso con altre due sezioni, quelle di Nichelino e di Biella.
Raduno OTS, dove vi trovate?
Dopo il ritrovo di sabato alle ore 14 ed il saluto di rito, sono cominciati immediatamente i test atletici, gestiti da Valentino Moriena e Alberto Falca. Da segnalare gli ottimi risultati di alcuni nostri giovani associati, per cui si prevede un avvenire di indubbio valore. Chi ha precedentemente svolto i test atletici, ha eseguito quelli teorici secondo il nuovo metodo. La giornata è terminata con la presentazione delle attività sezionali di base e di quello che sarà la prossima stagione. Questa tradizionale procedura, come ha detto il nostro presidente, “Serve ai nuovi per capire dove si trovano”. Ospite della riunione il nostro buon Matteo Gariglio, collega che la domenica ha esordito in CAN D. Dopo la cena, il rituale “rompete le righe”.
Uniti si può!
Il clou del raduno OTS è arrivato domenica. Dapprima, una riunione “tête a tête” dei giovani con Walter Giachero, laddove si è parlato dei più svariati temi di carattere tecnico-arbitrale. Segue la riunione plenaria alla presenza del presidente del CRA Piemonte-Val d’Aosta Gianmario Cuttica. Il discorso di Gianmario ha avuto come tema principale l’arbitro in sé e i fattori che lo rendono un arbitro di valore e di credibilità. Tra queste velleità non può, secondo il presidente regionale, mancare quella del senso di squadra, qualità che, secondo Cuttica, manca agli arbitri piemontesi. Dopo il pranzo, è stato tempo di discutere, insieme a Guido Falca e Giachero, la circolare 1 dell’IFAB. La discussione è stata esauriente, ma i nuovi regolamenti, riguardanti soprattutto le nuove regole in materia di fuorigioco, hanno palesato qualche naturale dubbio tra i presenti. L’ultimo incontro tecnico ha riguardato invece il comportamento dell’arbitro. Ha chiuso il ritiro un ulteriore incontro burocratico riguardante le nuove normative designatorie, tenuto da Massimo Caffaratto e Dario Martina.
Anche quest’anno, il raduno OTS si è tenuto nella maniera migliore possibile, con interventi edificanti e alla presenza di una sezione sempre più grande e partecipativa. Non manca qualche neo (che il presidente ha subito sottolineato), ma la forza di chi c’è è più forte di qualsiasi buco. Perché è una partecipazione di squadra, volta non solo al miglioramento personale, ma a quello della sezione tutta.