In principio era il Caos. Una forza ignota fece si che cominciassero a separarsi tutti gli elementi del Caos e, da questi, si generarono Gea (la Terra), Eros (l’Amore), il Tartaro (l’Inferno), l’Erebo (la Tenebra) e la Notte. In un secondo tempo, l’Erebo generò l’Etere (il Giorno), mentre Gea diede vita a Urano (il Cielo) e a Ponto (il Mare). I genitori dei primi essere soprannaturali dell’olimpo furono Gea e Urano che incominciarono ad avere dei figli.
Scomodando la mitologia, abbiamo descritto ciò che ha fatto la nostra Sezione al torneo di Este. Con lampi e tuoni lanciati come solo un dio greco sa fare fulmina in ordine Verona (4-1), La Spezia (2-0), Gallarate (0-0), e Monza (6-2,) arrivando in semifinale con il Pordenone. Le due squadre non si conoscono, è la prima volta che si incrociano. Gli avversari sono di caratura elevata, buona tecnica e gioco di squadra con diversi cambi in panchina. La partita non poteva che rivelarsi pazzesca: la nostra Sezione ha strappato con il sudore, la grinta e giocando un calcio a tratti spettacolare un pareggio (3-3) all’ultima azione della partita, dopo che si era trovata sotto per 1-2 e 2-3 con brividi e emozioni, con vero Cuore Pinerolese! Tuttavia, ancora una volta i rigori ci hanno negato la finale, ma poco importa.
È stata un esperienza vissuta con colleghi fantastici ed ancora una volta è stata riconosciuta da parte di tutte le sezioni la nostra sportività dimostrata alla fine della semifinale dai tanti ringraziamenti e complimenti.
Este, le pagelle
Mario Berger 9,5: corre a tutto campo e i movimenti in campo sono da manuale del calcio, per la squadra diventa un vero punto di riferimento ed è il trascinatore della semifinale. Spesso parte palla a piede dalle retrovie saltando avversari come birilli, mostrando un mix di tecnica e esperienza. Da fonti attendibili siamo venuti a conoscenza che ha cambiato le scarpe “da trifula” ma non basta per segnare il rigore maledetto. Speriamo che non gli venga in mente di appendere le scarpe al chiodo!
Vincenzo Lo Presti 8: anni fa prometteva tunnel, veroniche e magie in campo, ma erano solo chiacchiere. Quest’anno decide di fare una preparazione adeguata per disputare un torneo concreto dando ascolto al detto “meglio poche ma buone” e il caro Vinc va in Sicilia per un ritiro di sana cucina e ozio totale. Si presenta in campo leggermente in sovrappeso. Comunque nei minuti disputati fa giocate da incorniciare e altre meno.
MAGICO
Patrik Nesta 8,5: stop, possesso palla, dribbling, ovvero le principali caratteristiche di un vero giocatore che lui dimostra di avere. Dalla sua parte anche una super motivazione e la fiducia dei veterani. Segna anche un gol, che sia di buon auspicio per il migliore tra i più giovani nel torneo.
NOBILE
Stefan Morosanu 7: il mister lo lascia spesso in panchina, sopratutto nelle gare clou, ma quando entra da sempre il massimo senza deludere. Se migliora la tecnica diventerà una pedina fissa della squadra.
ASSISTENTE
Davide Vigorita 7: ci vuole un po’ per capire come muoversi, ma la gioia del gol li dà la carica e lo responsabilizza: non perde più la posizione in campo e non molla un millimetro all’avversario. Protagonista in chiusure importanti si prodiga per la squadra, anche quando si arrabbia l’impegno è massimo.
ADDOMESTICATO
Alberto Falca 9,5: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Da anni segna sempre molti gol al torneo, confermando lo status di grazia dei scorsi anni e le sue lunghe leve sembrano non soffrire e il polpaccio regge, ma è il tallone a tradirlo questa volta, arrendendosi in semifinale dopo il 2-2 . Dopo questo infortunio non ha altri “posti” dove farsi male. Ultimissimo atto per il bomber è il rigore segnato. Utile anche per i suoi assist e per come copre (il fisico lo aiuta) e tiene palla per far salire e rifiatare la squadra.
ESEMPLARE
Adrian Filipov 7,5: meno determinato e deciso di altre volte, ma è pur sempre per gli avversari l’ultimo baluardo difensivo da superare. Si rivela molta utile in zona difensiva ma meno in fase offensiva. Il mister gli chiede sacrificio e lo fa giocare in ruoli non suoi ma lui senza mai una polemica risponde presente. Ricopre tutti i ruoli che gli vengono chiesti con la diligenza del primo della classe.
UMILE E DETERMINATO
Marco Beltramo 8,5: sicuro, esce bene a chiudere sull’uomo e copre gli spazi. Da brividi certi errori da ultimo uomo, ma rimedia con recuperi prodigiosi ed è tonico in molti altri interventi, essendo l’unico con una certa esplosività nelle gambe. “Trama” è tra i migliori della sua squadra, come al solito grande combattente, ultimo ad arrendersi. Un esempio per i giovani, piedi a parte.
TENACE PLOTTINO
Stefano Manente 9
Classico inizio negativo del portierone, è una sua prerogativa: “non mi butto”, un marchio di fabbrica. Poi ingrana. E’ come una valanga, diventa sempre più grande e non si passa più, para in tutti i modi. Dicono che si sta allenando per parare anche con la mossa dello scorpione! Un animale.
WILD OLTRENATURA.
Daniele Manno 8
Prestazione da applausi. Era la prima volta che giocava con la Sezione. Destro velenoso, punta e salta l’uomo, giocate sempre intelligenti. Tra le azioni più belle c’è sempre lui in mezzo. Non è la condizione o grinta a venire a meno ma sono le scarpe a tradirlo, scivolando in panca in semifinale. Ci serve uno così, richiamiamolo.
INTRATTENITORE
Direttore Tecnico Claudio Beltramino 9
Non c’è nulla di facile e nulla di difficile in qualsiasi attività e lavoro dell’uomo: prima di tutto occorre la passione e la voglia di fare, il resto viene da se. Questo si può dire del nostro storico DT anche nel giorno del suo compleanno era con la squadra e al servizio della squdra.
AMMIREVOLE.
Mister Roberto Garelli 9:
Per la serie: “Domande che nessuno si pone e che invece meriterebbero una risposta”, più passano gli anni e più ci si si chiede: perché Stramaccioni all’Inter e Garelli no? Allegri al Milan e Garelli no? Zeman alla Roma e Garelli no? Bravo come pochi, porta ancora la Sezione in semifinale con una squadra rifatta ex novo. Che dire un Mister di “peso” che non ragiona di “pancia”. Insomma, tanta roba.
MAESTRO
Voto speciale – Ludovico Ruffinengo 10:
Per il “Ruffi-chiocciolina” quella del calcio è l’unica forma di amore eterno che esiste al mondo. Chi è tifoso della nostra Sezione lo resterà per tutta la vita. Potrà cambiare moglie, amante e partito politico, ma mai la Sezione del cuore. Dopo una nottata in treno, direttamente dalla Francia è una gradita sorpresa: alle 9,08 si presenta negli spogliatoi e incita, soffre, condivide, gioisce e si dispera come fosse ancora un associato. Grazie Ludo!
SCRITTORE PELLEGRINO.