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Alberto Zaroli: “Squadra, coerenza e condivisione sono i fattori che determinano l’arbitro”

Una RTO tra sogni e realtà condotta da uno degli esponenti di spicco del comitato nazionale, il bustocco Alberto Zaroli!

Durante l’ultima RTO la nostra sezione ha graditamente ospitato Alberto Zaroli, componente del comitato nazionale AIA. Appartenente alla sezione di Busto Arsizio, dopo i trascorsi tecnici negli OT nazionali, ha ricoperto la carica di presidente del CRA Lombardia.

Zaroli, tra sogno e realtà

Dopo l’introduzione del presidente Puddu, l’ex presidente lombardo ha illustrato brevemente alcune statistiche legate alla nostra sezione, facendo un plauso sia al buon lavoro svolto dal consiglio direttivo sia all’operato degli arbitri. Dopodiché ha aperto la sua lezione tecnica con il concetto di “Sogno e realtà”: un arbitro comincia con un sogno ma deve confrontarsi attivamente con la realtà. Utile a questo argomento è stato il video introduttivo legato al raduno arbitri élite Uefa, in cui Rizzoli ha parlato dei concetti di squadra arbitrale, coerenza e condivisione, fattori a cui ogni arbitro deve tendere, operando però prima attraverso un percorso di confronto attivo, critico su di sé e volto alla crescita dell’atteggiamento e della tecnica.

Per quanto riguarda la coerenza, Zaroli sottolinea l’importanza della sua globalità, seguendo una strada comune da percorrere con sensibilità differente partita per partita, momento per momento. La coerenza intesa solo come coerenza individuale non è sufficiente: è fondamentale la coerenza come gruppo. La frase con cui Zaroli chiude riporta all’inizio “Se io parto sognando non arriverò mai al sogno”. L’obiettivo deve essere raggiunto con il lavoro, passo per passo, dandosi punti di riferimento e di confronto, rubando a chi mi è davanti ed insegnando a chi sta dietro. Tutto questo va fatto con i piedi per terra, con umiltà: mai credersi fenomeni, mai dimenticarsi del percorso fatto. Infine “L’obiettivo non è un sogno o una realtà: è un progetto, da coltivare con serietà ma spensieratezza. È un percorso di crescita, un viaggio in cui si cresce un pezzo per tappa. Per questo vi auguro buon viaggio”.