Non solo Manga. In questo primo luglio di nuovi organici c’è da essere felici per un nuovo elemento pinerolese che sbarca nelle categorie nazionali, Pierluigi Cucchi e per uno che si conferma, salendo: Roberto Garelli.
Pier, il maggiore del “trio” Cucchi
Candiolese da sempre come i suoi fratelli e colleghi Carlo e Paolo, il possente ragazzo classe 1992 ha cominciato il suo cammino arbitrale a 17 anni, dopo una breve carriera come portiere nel CSI. Nell’intervista rivolta a “L’arbitro”, Pierluigi aveva spiegato i suoi inizi: “l’idea di fare l’arbitro mi era già venuta qualche anno prima quando, girando nell’intervallo, avevo visto il volantino del corso appeso in bacheca ma non avendo la patente avevo rimandato ad un futuro prossimo”.
Il cammino arbitrale lo ha portato a esordire al CRA alle età di 20 anni, arrivando fino alla Promozione. Dopodiché, un’interruzione dell’attività dovuta agli impegni scolastici lo hanno riportato nell’organo tecnico sezionale. Tuttavia, la transizione è stata breve, visto che già nel 2015 è stato reimmesso nell’organico CRA come Assistente. Qui ha inizio la sua scalata, che lo ha portato, in soli due anni, a raggiungere il livello nazionale.
Roby, un consistente passo avanti
Il passato di Roberto parla da sé. Arbitro da circa una quindicina d’anni, osservatore dal 2012, per anni consigliere sezionale e da qualche stagione componente del CRA (Referente Atletico), l’ormai ex OA CAI ha coronato una stagione da mille e una notte con il passaggio all’organo tecnico superiore.
Anche per lui le gerarchi sono state scalate più che velocemente, visto che sono ben quattro gli organi tecnici “scalati” in circa cinque anni.
Un punto di inizio
La soddisfazione non deve però diventare appagamento e questo Pier e Roby lo sanno bene. Questo è solo il primo passo di un cammino che siamo sicuri sarà pieno di soddisfazioni ottenute con lavoro e abnegazione.