Il titolo parla da sé. A seguito del Comitato Nazionale AIA del 24 aprile sono stati deliberati i nuovi arbitri benemeriti. Raggiungono l’ambito titolo i presidenti delle sezioni di Bra Massimo Marengo e Pinerolo Giuseppe Puddu.
Il nostro Presidente, il secondo più longevo della nostra sezione (dopo Tullio Cirri), vede così riconosciuta la sua longeva carriera, che lo ha portato a scrivere, senza possibilità di contraddittorio, il suo nome nella storia.
Giuseppe Puddu, semplicemente Pino
La carriera di Giuseppe Puddu (per tutti e d’ora in poi Pino) ha inizio il 4 dicembre 1988, data dell’esame d’abilitazione al ruolo arbitrale. L’allora trentduenne Pino dirige per due stagioni presso l’OTS, per poi togliersi lo sfizio del passaggio all’OTR, dove permane come AE fino al raggiungimento limite dei 40 anni. Dopodiché, si mette al servizio dei Presidenti Di Mauro e Passet, come arbitro di affidabilità.
La svolta alla carriera di Pino arriva nel 1999, allo scoccare dei suoi 43 anni. Dopo dieci anni di tessera arriva il momento del passaggio al ruolo di Osservatore, con la quale saranno tante le soddisfazioni. Dopo le gavette sezionali e regionali, nel 2006 arriva al livello nazionale entrando nell’organico CAI. Nel 2008 le ottime risultanze lo portano in CAN D. Parallelamente, Pino viene scelto per fare parte del Consiglio Direttivo dall’allora presidente Guido Falca. Il buon lavoro svolto garantisce non solo la presenza, ma anche una “promozione”: l’arrivo nel 2008 di Gianfranco Passet vede Pino assumere il ruolo di Segretario Sezionale.
Una chiamata affidabile
L’inizio degli anni ’10 del 2000 porta in dote numerosi cambiamenti, sia per la sezione che per Pino. A luglio 2010, due anni prima di fine mandato, Passet rinuncia al ruolo di Presidente Sezionale. A settembre, il candidato unico è proprio Giuseppe Puddu, che diventa così numero uno della nostra Sezione. Così è anche tutt’ora, dopo le riconferme del 2012 e del 2016.
Durante la Presidenza Puddu, la nostra sezione conosce un periodo d’oro, segnato da alcuni significativi eventi. Oltre ai ben noti obiettivi tecnici raggiunti dagli associati, va ricordato la crescita ed il consolidamento del numero degli associati (ormai stabilmente oltre i 150), l’informatizzazione e il rinnovamento dell’immagine della Sezione. A questo si aggiunge anche l’ondata femminile, che ha reso Pinerolo una tra le prime (se non la prima) sezioni in Italia per numero di donne.
Sebbene la crescita di una Sezione sia merito degli Associati stessi, non vi è dubbio che la personalità ed il carisma di Pino abbiano garantito la prosperità della vita sezionale. Per questo, il titolo di Arbitro Benemerito non è solo un risultato di numerosi parametri, ma un riconoscimento ad un uomo che ha saputo portare Pinerolo ai vertici dell’AIA nazionale.
Un’eredità in famiglia
Al termine di questo articolo non si può non buttare uno sguardo al futuro di Pino, alle sfide che lo attenderanno. Siamo certi però che il cognome Puddu avrà di che brillare. Magari il merito non sarà unicamente di Pino, ma della sua amata figlia Erica, giovane arbitro rampante, che affronta ogni weekend i campi dell’Eccellenza. Con queste premesse, il futuro può essere solo che roseo.