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Francesco, emozione e privilegio

Francesco, emozione e privilegio

Primo articolo per i nostri #PineTellings. Oggi, l'emozione è quella di Francesco Barretta Perrotta, arbitro di CAN 5 per vocazione.

Primo articolo per i nostri #PineTellings. Oggi, l’emozione è quella di Francesco Barretta Perrotta, arbitro di CAN 5.

Ho sempre avuto la passione per il calcio. Tanto che, non potendo più giocare, ho voluto continuare as essere parte di esso. Così, nel dicembre 2008, sono diventato un Arbitro di Calcio FIGC, dopo aver frequentato il corso arbitri presso la nostra Sezione.

Ricordo sempre con emozione il mio esordio: nel 2009, in un paesino di periferia, Pancalieri, avvenuto in occasione di una gara di giovanissimi. L’odore dell’erba, i completini di calcio e gli sguardi dei giovani calciatori riaffiorirono in me felici e indimenticabili momenti già vissuti.

La mia passione mi ha portato poi, nella stagione 2010/2011, ad esordire in una gara di Calcio a 5 a Torino. Era un campetto parrocchiale, ed ancora non sapevo che quella gara sarebbe stata la prima di una bellissima carriera tuttora in corsa. Questa, mi ha consentito, in data 11 gennaio 2020, di arbitrare in uno dei più prestigiosi palazzetti d’ Italia, a Massa in Toscana, nella categoria serie A2.

Francesco Barretta Perrotta, dalla Parrocchia alle Arene

Sì, ho la fortuna di far parte del mondo della CAN 5 e del Calcio a 5. Non ci si abitua mai all’emozione che si prova quando, al fischio d’inizio di una gara, il calore del pubblico ti avvolge e ti rende parte integrante del gioco stesso. La concentrazione prevale sull’emotività e dopo il triplice fischio ti guardi intorno e ti scappa un sorriso, consapevole di aver fatto del proprio meglio e di esserti divertito. Così, impaziente, pensi già alla prossima designazione.

Io consiglio a tutti di fare la mia stessa esperienza perché in questo mondo si impara il gioco di squadra e ad aver fiducia, la stessa fiducia che riponi nei colleghi che ti affiancano ad ogni partita.

La mia passione richiede tanti sacrifici e tempo che tolgo agli affetti a me più cari, tempo che non ci restituirà mai nessuno ma che, nonostante tutto, ci ripaga con emozioni indescrivibili facendoli vivere anche a chi ci accompagna in questa meravigliosa avventura.