Lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test misura l’efficienza dell’arbitro nell’effettuare fasi ad alta intensità con ridotto tempo di recupero e per tempi prolungati. Il test consiste nell’effettuare il maggior numero di corse ad un ritmo progressivamente più alto tra due linee poste ad una distanza di 20m. Un beep acustico scandisce il tempo in cui la distanza della corsa a navetta deve essere ricoperta.
All’avvio del suono che scandirà l’andatura da seguire, l’arbitro dovrà porsi sulla linea di partenza e cominciare la corsa per 20 m per arrivare, in concomitanza del segnala acustico, a toccare l’altra riga e ritornare al punto di partenza quando segnalato dal segnale acustico registrato. Alla fine della corsa è previsto un periodo di recupero di cinque secondi. È consigliabile camminare o fare jogging durante questi cinque secondi per mantenere lo sforzo: questa fase è definita “recupero attivo”.
I livelli di difficoltà seguono una logica numerica. Il primo che si incontra è il 5.1, dove i 40m complessivi devono essere ricoperti in 14 secondi. Seguono il 9.1, l’11.1, l’11.2, il 12.1, il 12.2, il 12.3, il 13.1, il 13.2, il 13.3 e il 13.4. Quelli elencati precedentemente sono progressioni che chiunque, anche coloro che seguono un programma di allenamento meno efficace, possono affrontare agevolmente.
I livelli dal 14 al 21 presentano invece lo stesso schema, con otto step per fase. Il livello minimo da raggiungere per fare in modo che lo Yo-Yo Test possa definirsi superato è il 15.8, limite minimo per tutti gli arbitri OTS (ovvero colori i quali arbitrano gare assegnate dalla sezione). Per quanto riguarda gli AE regionali, questo limite si innalza a 16.6. Dando un rapido sguardo alle categoria nazionali, gli arbitri CAI e CAN D devono far segnare un minimo di 17.3, mentre in CAN PRO, B e A non si può “andar sotto” il 18.2.
Yo-Yo test, non ti temo!
La natura stessa del test lo rende un vero “spauracchio” per tutti i giovani arbitri. Rispetto al test di Cooper, che misura la resistenza fisica ad andatura costante, lo Yo-Yo Test costringe ad accrescere gradualmente l’intensità, obbligando l’atleta ad accumulare uno sforzo sempre crescente in un lasso di tempo molto più breve. Il trucco per superare questo temibile test è abbandonare i semplici 30′ di Jogging “tranquillo” ed adottare un allenamento specifico: a tal proposito, potete trovare i consigli del settore tecnico sul nostro sito. Per chi non disponesse dei mezzi necessari per svolgere la scheda consigliata, può invece semplicemente aggiungere una prova settimanale di Yo-Yo Test alla propria scheda di allenamento. Bastano venti metri di qualsiasi terreno pianeggiante.